Commiati Come s’udrà, d’un tratto, a mezza notte, invisibile tìaso passare tra musiche mirabili, canoro, la tua fortuna che trabocca ormai, le opere fallite, i tuoi disegni delusi tutti, non piangere in vano. Come pronto da tempo, come un prode, salutala,…
2+2 = 5 Quando avevo forse 9 anni, la maestra appese un mio disegno, lodandomi (e imbarazzandomi) davanti all’intera classe. I muri stavano crollando, le ideologie si dissolvevano e mentre gli altri miei compagni disegnavano treni, auto e casette con camini fumanti, io,…
Occhi Una’isola tra due tra le più grandi consolari romane. Non c’è traccia della Roma da “Grande Bellezza”, né di quella verace da commedia all’italiana. Alberto Sordi non ha mai abitato qui, il suo fantasma non lo troverete nemmeno ora. Bambini…
Senza parole Il treno scorre senza sussulti. Dopo gli ultimi timidi accenni di vegetazione la terra è diventata arsa. Gli ulivi si stendono dove gli occhi non possono più seguirli. La ragazza guarda fuori dal finestrino e fa un cenno verso di…
Well, Whatever, Nevermind Quando uscì “Nevermind” avevo 12 anni. Ho ancora l’audiocassetta da qualche parte, non credo di averla mai acquistata. Passava di mano in mano tra noi adolescenti come qualcosa di eccitante e proibito. Prima di ascoltarlo credo passassi i miei sabati…